Contributi d.lgs. 42/2004, art. 35
Il D.gs. 22 gen. 2004, n. 42, "Codice dei beni culturali e del paesaggio" stabilisce che i soggetti pubblici e privati hanno l’obbligo di garantire la conservazione dei beni culturali di loro appartenenza e che gli oneri finanziari per gli interventi conservativi sono posti a loro carico (art. 30). Nel caso si tratti di documentazione conservata da privati, essa deve essere dichiarata di interesse culturale particolarmente importante.
La normativa di tutela prevede la facoltà, da parte dell’Amministrazione, di contribuire alle spese sostenute dal proprietario per il riordinamento o il restauro dei beni di interesse archivistico. I contributi erogati per lavori e servizi finalizzati alla conservazione dei beni sono definiti dagli artt. 31, 35, 36 e 37 del d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42 e riguardano:
- Contributi in conto capitale: per le spese sostenute dai proprietari, possessori, detentori per lavori e restauri eseguiti su beni di interesse archivistico approvati a norma dell’art. 21 del d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42;
- Contributi in conto interesse: per i mutui accordati da istituti di credito ai proprietari, possessori e detentori per la realizzazione degli interventi di restauro a norma dell’art. 21 del d.lgs. 22 gen. 2004, n. 42. Per ulteriori informazioni in merito a questa fattispecie di finanziamento si prega di contattare direttamente l'ufficio.
Per i beni archivistici situati nel territorio del Abruzzo la richiesta di ammissibilità ai contributi statali, corredata di tutti gli allegati, dev’essere presentata entro le ore 23:59 del 31 maggio di ogni anno, unicamente in formato digitale e attraverso la modulistica appositamente predisposta di posta elettronica certificata “Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Abruzzo e del Molise” PEC: sab-amo@pec.cultura.gov.it.
I soggetti privati, salvi i casi di esenzione previsti dalla normativa vigente, devono corredare l'istanza con una marca da bollo da € 16,00. A tal fine si rammenta che l'Agenzia delle entrate, in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), ha sviluppato il servizio @e.bollo, grazie al quale i cittadini possono pagare online l’imposta di bollo dovuta sulle istanze trasmesse in via telematica alla Pubblica amministrazione e sui relativi atti e provvedimenti elettronici. Per ulteriori informazioni leggi qui.
Saranno prese in considerazione le domande complete di tutta la documentazione prevista.
Di seguito la modulistica utile: